N. 12

Christie’s New York ha proposto dal 19 al 27 maggio 2021 un’asta online di Andy Warhol intitolata Machine Made.  Si tratta di un’asta del tutto innovativa in quanto presenta cinque unici NFT di opere digitali create da Andy Warhol a metà degli anni ’80, che sono state recuperate nel 2014 da alcuni floppy disk ormai obsoleti. Grazie alla nuova tecnologia, questi file illeggibili sono stati riportati in vita sotto forma di NFT unici, appartenenti alla Andy Warhol Foundation for the Visual Arts.  Queste cinque opere sono composte da due autoritratti, il suo fiore caratteristico, motivi di lattine di zuppa Campbell’s e un rendering di una singola banana su uno sfondo blu. Le singole opere sono offerte in vendita individualmente. I proventi di questa vendita andranno a beneficio della Fondazione, che da sempre si impegna nel fornire un sostanziale finanziamento annuale all’ Andy Warhol Museum e alle iniziative con scopo filantropico promosse dalla Fondazione, come il fondo di emergenza per gli artisti colpiti dalla pandemia del COVID-19. Il record d’asta lo detiene il lotto n°5 “Untitled (Campbell’s Soup Can) che ha realizzato un prezzo d’asta finale di 1.170.000 $. Un prezzo molto alto lo raggiunge anche l’autoritratto di Andy Wahrol che viene battuto per 870.000 $.  L’asta in totale raggiunge il complessivo di 3.377.500 $ con solo cinque opere proposte. 

Il 25 ed il 26 maggio 2021 Il Ponte Case d’Asta ha tenuto un’asta dedicata all’Arte Moderna e Contemporanea, riscuotendo un incredibile successo: il complessivo dell’asta supera gli 8 milioni di euro e i bidder connessi erano più di mille da tutto il mondo.  A fare da protagonista in questa asta è senza alcun dubbio il Novecento italiano, tra i 327 lotti, tanti i maestri del periodo come Felice Casorati, Mario Tozzi, Pietro Dorazio, Renato Guttuso, Giorgio Morandi, per citarne alcuni. Il record d’asta viene raggiunto da “insicuro Noncurante”, un portfolio di Alighiero Boetti che viene battuto per375.000 €. Da segnalare anche le performance della “Linea lunga metri 5,70” del 1959 di Piero Manzoni che, partita da una stima di 60.000 € – 80.000 €, sorpassa il doppio della stima raggiungendo i 225.000 €. Ma le ottime performaces non finiscono qui: troviamo infatti dei risultati ottimi anche per Giulio Paolini che con “Zeusi e Parrasio” tocca quota 150.000  €, e per lo straniero Joan Mirò che registra, per “Personagges”, un risultato pari a 137.500 €.  Senza ombra di dubbio si tratta di ottimi risultati per la casa d’aste italiana, già nei giorni precedenti il catalogo aveva avuto un enorme successo registrando oltre 100.000 visite online e più di 15.000 letture digitali.

Organizzata tra il 20 ed il 27 maggio 2021, la Contemporary Art Auction da Milano di Sotheby’s, ha superato le aspettative, in particolare se si tiene conto della performance di “OPALKA 1965/1” dell’artista Roman Opalka, il lotto n° 9 ha infatti più che raddoppiato la sua stima iniziale (tra i 400.000 € e 600.000 €) ed è stato venduto per 1.222.500 €. Ottimi risultati anche per i classici contemporanei come Giorgio Morandi, Afro e Leoncillo che vengono battuti rispettivamente per 1.004.700 € con “Natura Morta”; 671.950 € con “Villalta” e 569.800 € con “San Sebastiano bianco”, quest’ultimo inizialmente stimato per i “soli” 200.000 € – 250.000 €.  Tra i celebri nomi italiani tuttavia hanno presenziato anche altrettanti artisti stranieri come George Condo, Peter Dreher, Sol LeWitt, Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Max Erns, On Kawara e Cy Twobly. Di quest’ultimo in particolare è necessario citare “Sperlonga Drawing” che ha raggiunto 436.000 €. Sebbene ci siano stati degli invenduti, non si può giudicare l’asta un fiasco dal momento che con i soli 66 lotti sono stati realizzati 10.231.410 €.

Sotheby’s ha tenuto inoltre (Women) Artists, un’asta dedicata alle artiste che in 400 anni di storia hanno lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte. Dorothea Tanning, Shirin Neshat, Lavinia Fontata, Dame Laura Knight, Berthe Morisot, Ana Mendieta, Marina Abramovic, Sonia Delaunay e Louise Bourgeois sono solo alcune delle firme presenti all’asta che, evidenziando i contributi non banali delle artiste, ha raggiunto un complessivo pari a 4.570.100 £. Tra i 57 lotti presenti il prezzo più alto è stato inaspettatamente il lotto n. 21, “Paloma à la Guitare” di Françoise Gilot che, partito da una stima tra 120.000 £ e 180.000 £ ha raggiunto la cifra di 922.500 £ . Grande sorpresa anche per il bronzo “Figure (Imprint)” di Barbara Hepworth che, stimato per un massimo di 160.000 £, viene infine battuto per 595.800 £. Da citare, senza ombra di dubbio, anche “Twice Told Tales II” di Cecily Brown che, partito con la stima più alta tra 400.000 £ e 600.000 £, viene battuto per 620.000£. 

di Camilla Rota e Francesca Sinagra