Art Market Report 2024

Negli scorsi giorni è stato pubblicato l’ultimo “Art Basel and UBS Global Art Market Report 2024” firmato da Clare McAndrew, fondatrice di Arts Economics e pubblicato in collaborazione con UBS.

“Il mercato dell’arte si è contratto l’anno scorso dopo due anni consecutivi di crescita” afferma Noah Horowitz, CEO di Art Basel. Infatti, nel 2023 il valore del mercato dell’arte è stato di 65 miliardi di dollari, in calo del 4% rispetto al 2022, ma sempre al di sopra del livello pre-pandemico del 2019, pari a 64.4 miliardi di dollari. 

Secondo il report, nonostante il calo di valore, nel 2023 il volume delle transazioni è aumentato, raggiungendo 39.4 milioni, con un incremento del 4% rispetto al 2022, trainato principalmente dalle transazioni a prezzi più bassi sia per le gallerie sia per le case d’aste, mentre si è osservato un rallentamento significativo nel segmento più alto.

Le vendite all’asta e quelle presso gallerie e dealer sono diminuite nel 2023, con una contrazione più marcata per le aste, che hanno registrato un calo del 7% rispetto al 3% delle vendite presso le gallerie. Tuttavia, le vendite private presso le case d’asta hanno registrato un aumento del 2% rispetto all’anno precedente.

Per quello che riguarda le piazze di scambio, gli Stati Uniti nel 2023 hanno mantenuto la loro posizione di leader a livello mondiale, rappresentando il 42% delle vendite. Con la fine dei rigorosi lockdown del 2022, la Cina ha visto un’impennata delle attività, con scorte di aste posticipate vendute a entusiasti acquirenti post-lockdown e il ritorno alle attività a pieno regime delle principali fiere ed esposizioni di Hong Kong, si è consolidata come secondo mercato mondiale dell’arte, con la sua quota in aumento al 19%. Al contrario, il Regno Unito ha perso terreno scendendo al terzo posto con una quota del 17%, mentre la Francia ha mantenuto la sua posizione stabile al quarto posto con il 7%.

Le vendite online hanno continuato a crescere nonostante il calo del mercato, raggiungendo un valore stimato di 11.8 miliardi di dollari nel 2023, in aumento del 7% rispetto al 2022. Anche se in ribasso rispetto al picco del 2021 di 13.3 miliardi di dollari, le vendite sono rimaste quasi doppie rispetto al livello del 2019 o di qualsiasi anno precedente, e hanno rappresentato il 18% del fatturato totale del mercato. Tuttavia, le opere più costose sono vendute prevalentemente offline: oltre il 95% delle transazioni nelle aste solo online ha riguardato prezzi inferiori a $ 50.000 e oltre l’85% sono opere vendute per meno di $ 250.000.

Per quanto riguarda il mercato degli NFT (Token non Fungibili), dopo aver toccato un picco di 2.9 miliardi di dollari nel 2021, le vendite di NFT correlati all’arte e scambiati su piattaforme digitali al di fuori del mercato artistico tradizionali sono diminuite per due anni consecutivi, arrivando a 1.2 miliardi di dollari nel 2023, registrando un calo del 51%. Dopo aver superato il settore dell’arte nel 2022 con un picco di quasi 18 miliardi di dollari, anche il segmento dei collezionabili ha subito un notevole calo nelle vendite nel 2023, scendendo a 6.3 miliardi di dollari, con una diminuzione del 64%. Gran parte dell’attività puramente speculativa che ha dominato queste piattaforme ha perso slancio. Oggi i collezionabili continuano a rappresentare la parte predominante delle vendite per valore, costituendo l’84% di questi due segmenti, mentre gli NFT correlati all’arte rappresentano solo il 16%.

di Chiara Stefanini