Margherita Sarfatti

Margherita Grassini Sarfatti è (Venezia, 1880 – Cavallasca, 1961) una delle prime donna in Europa a occuparsi di critica d’arte, formandosi sugli scritti di John Ruskin, Karl Marx e Anna Kuliscioff. Persona di fine intelligenza, acculturata e grande intenditrice di arte, conosce quattro lingue. Nel 1902 si trasferisce con il marito Cesare Sarfatti a Milano dove fonda un vero e proprio salotto culturale, frequentato da numerosi artisti e letterati, inoltre è portavoce di numerose iniziative culturali. Ha un carattere molto vivace e aperto all’incontro di grandi personalità quali Papa Pio X, la regina Elena di Savoia, Joséphine Baker, ma si circonda di diversi artisti e letterati, tra cui Ada Negri, Antonio Fogazzaro, Filippo Tommaso Marinetti, Jean Cocteau, Gabriele D’Annunzio, Giuseppe Prezzolini, Aldo Palazzeschi, Mario Sironi, Piero Marussig, Carlo Carrà, Luigi Russolo e Umberto Boccioni. Margherita Sarfatti è indubbiamente una grande sostenitrice degli artisti, dei quali cerca sempre di valorizzare i talenti, avendo come principale obiettivo quello di creare una nuova società basata sull’arte. Centrale fu il suo coinvolgimento nel gruppo Novecento, all’interno del quale organizza diverse mostre dal titolo “Novecento italiano”. Esponente del partito fascista, autrice della biografia su Mussolini “DUX” tradotta in diciotto libri, e firmataria del “Manifesto degli intellettuali fascisti”, è coinvolta nella pianificazione della politica culturale nazionale, fino alla svolta delle leggi razziali, quando dovette lasciare l’Italia perché ebrea.

 di Camilla Rota e Francesca Sinagra